Mi stai facendo male e te lo dico qui, non avendo altro posto per dirlo a voce alta.
Archivio mensile:novembre 2015
Comment vivre ensemble?
Roland Barthes dedicò nel 1976 il suo primo corso al Collège de France al tema, immenso, del Comment vivre ensemble? (e scelse come traccia costante il monachesimo orientale, con la sua dialettica tra cenobiti ed eremiti). Il suo corso voleva rispondere alla domanda: «a che distanza devo stare dagli altri per instaurare con loro una socievolezza non alienata, e una solitudine che non sia un esilio?».
(da Giuseppe Merlino, La battaglia di Karl Ove Knausgård , in Nazione Indiana)
una mezzora
dice
cercami i giorni felici, un solo giorno
felice, uno solo
cercami, dimmelo, pensaci.
a me è bastata sempre anche solo
una mezzora.
pomeriggio di letture e traduzioni
Ci si abitua piano al buio-
quando la luce si è spenta-
la vicina regge il lume
come testimone del suo addio.
Per un momento ci muoviamo incerti
per la novità della notte-
poi- lo sguardo si abitua alle tenebre-
e a testa alta affrontiamo la strada
E anche nelle oscurità più profonde-
quelle notti della mente
quando non c’è luna che disveli un suo segno-
o stella che – dentro- si accenda-
i più coraggiosi- brancolano per un poco-
e battono- a volte- dritti in fronte-
contro il tronco di un albero-
ma poi imparano a vedere-
E allora la Notte si trasforma-
oppure è un qualcosa nella vista
che alla mezzanotte si conforma-
E la vita procede quasi diritta.